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  • 21 Aug, 2019

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File:Motore Aeronautico - Museo Scienza Tecnologia Milano 08146 Dia.jpg


Notizie storico-critiche
La stagione di motori rotativi si aprì in Francia nel 1909, quando i fratelli Laurent e Louis Seguin misero a punto i primi motori rotativi aeronautici. Questa tipologia di motori godette di un enorme successo durante gli anni della Prima Guerra mondiale per le proprie doti di leggerezza e affidabilità. Eliminando i sistemi di raffreddamento a liquido, i progettisti furono più liberi di dedicare più peso alle strutture e alle carenature aerodinamiche, contribuendo in buona misura allo sviluppo dell'aviazione. Proprio per questi motivi i motori rotativi furono tra i principali propulsori utilizzati per i caccia militari impiegati nel conflitto, grazie anche alla relativa difesa dai colpi ad arma da fuoco: la foratura di un cilindro da parte di una pallottola non costituitva infatti un danno irreparabile per il motore, mentre rappresentava un serio pericolo per il radiatore, le camicie o le tubature di un motore raffreddato ad acqua. Già sul finire della guerra, tuttavia, emersero chiaramente i limiti del motore rotativo; non era possibile, infatti, un incremento sensibile della potenza del motore: l'aumento della velocità di rotazione era impossibile per via delle forze centrifughe, l'aggiunta di cilindri rendeva difficoltoso il raffreddamento della seconda stella, l'aumento del diametro del cilindro era impensabile a causa della eccessiva differenza di temperatura tra faccia anteriore e faccia posteriore. A partire dagli annni 1918-1919 i motori rotativi vennero destinati soprattutto agli aerei da addestramento. Caratteristica particolare del motore Siemens Halske SH 3, elaborato tra il 1916 e il 1917, consisteva nell'opposto senso di rotazione dei cilindri e dell'albero: i cilindri ruotavano in senso antiorario a 900 giri al minuto, mentre l'albero ruotava in senso orario alla stessa velocità, con la risultante di una rotazione sull'asse di 1800 giri al minuto.
Date between 1917 and 1917
date QS:P571,+1917-00-00T00:00:00Z/10,P1319,+1917-00-00T00:00:00Z/9,P1326,+1917-00-00T00:00:00Z/9
Medium metallo Dimensions diameter: 110 cm (43.3 in)
dimensions QS:P2386,110U174728
Weight: 194 kg (430.80 lb) Collection
institution QS:P195,Q947082
Accession number
8146
Object history Istituto Statale Ettore Conti References
  • Filippi F. (1983) Dall'elica al getto : Breve storia dei propulsori aeronautici, Turin
  • Ludovico D. (1951) L'aeroplano cosa è : Soluzione ed evoluzione del problema del volo, Rome
Source/Photographer Catalogo collezioni (in it). Museoscienza.org. Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano. Permission
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